lunedì, ottobre 31, 2005

Piccoli cenni di politica tra amici

Avere una interessante conversazione sulla politica made in USA.

Scoprire che le classificazioni politiche circa la politica USA che abbiamo in Italia non sono granche' precise, non chiariscono le significative distinzioni e sono anche a livelli diversi: come dire che quello che e' considerato neocon in Italia puo' essere praticamente liberal per gli standard di qui.
Che il vero 'conservative' vuole la donna "barefoot and pregnant" (brivido lungo la schiena)...e in cucina!
Che essere cattolici e' spesso una modalita' dell'essere repubblicani, che' qui la Chiesa continua a concentrarsi sull'aborto (e va anche bene, eh!) e si e' dimenticata della pena di morte, per dirne una.

Scoprire che non riesci a spiegare bene la politica italiana, forse perche' non ti riconosci in un partito politico e anche, forse, semplicemente perche' non c'e' un modo di spiegarla. E se ti chiedono di quello che pensa la gente e dell'impegno politico dei singoli l'unica parola che ti viene in mente e' qualunquismo. E non la sai nemmeno tradurre.

giovedì, ottobre 27, 2005

La famosa invasione dei blogger in pigiama

(post a blog unificati, grazie a Gio per la segnalazione)


Ne ha gia' parlato recentemente Christian Rocca su Ideazione.
Pajamas Media e' un progetto che si propone di raccogliere blog politici (almeno per il momento).

Nelle parole di Roger Simon, co-fondatore: "It will be the best of mainstream media and best of blog media, side by side, sometimes fighting, sometimes agreeing".

Da Wired News:
The site aims to be "a whole online news service of bloggers from all over the world," said Simon. With a list of contributors that reads like a who's who of the political blogosphere, Pajamas Media thinks its daily blog picks will be of a higher quality than automated services.

Insomma, valore aggiunto rispetto a Technorati e altri analoghi programmi perche', dicono, quella e' solo tecnologia, qui si tratta di una valutazione di qualita'.

A dire il vero c'e' il sospetto che i blogger siano molto piu' conservative che altro. a Pajamas Media dicono di no.
Staremo a vedere.

mercoledì, ottobre 26, 2005

Between

Qui le dimensioni sono diverse, le quantita' sono diverse e io sono un po' confusa.
Nel senso che sto bene qui e sto bene a Bologna.
Sono stata affascinata e colpita da New York (i termini sono riduttivi, ma la mia reazione e' difficile da descrivere) e resto piacevolmente stupita ogni volta che vedo un cerbiatto o uno scoiattolo davanti alla porta di casa - succede anche questo.

Durante questa settimana appena trascorsa ho goduto del campus quasi deserto, ma mi sono sentita anche un tantino alienata causa carenza di interlocutori con cui sopperire (e problemi tecnici nelle comunicazioni con la madre patria).
Come dire, la solitaria che e' in me gongolava, la logorroica che in me annaspava (si', sono un pochino schizofrenica...e chi non lo e' del resto?*).
Ieri, invece, alla ripresa delle lezioni e al conseguente riempirsi del campus, ho quasi avuto uno shock anafilattico: troppa gente, tutta insieme. Il che poi mi spinge a chiedermi: ma come faccio a Bologna quando passo le giornate in giro per la citta' con molta piu' gente in giro (qui tutto il campus conta 2400 studenti, fate voi)?

Ma in realta', potrei farne a meno?
Voglio dire, non mi ci vedo proprio a passare quattro anni di universita' "nella provincia denuclearizzata, a sei chilometri di curve dalla vita", come cantava Samuele Bersani qualche anno fa.
Ma non so nemmeno se mi vedo a prendere una metropolitana o un autobus o la macchina ogni santo giorno per andare al lavoro o per uscire la sera.
Sono tutte dimensioni diverse tra loro e diverse da quello a cui ero abituata e ancora non ho capito quale puo' essere quella ideale per me. Forse una citta' come Bologna e' davvero l'opzione migliore, ma non so se e' l'abitudine o il fatto che ne sia abbastanza innamorata (e per questo tipo di amore non c'e' monogamia).

N.B. poi guardo le foto che Pietro ha fatto in Nuova Zelanda e mi dico che, insomma, bisogna provare anche quello - magari senza aspettare la luna di miele, che' da questa parti si e' un po' lontani dalla meta suddetta - e presto (ecco, ho gia' la prossima meta di viaggio, ma si potra'?).

*almeno spero

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@quelli che vogliono vedere le foto: ne ho messe alcune nuove sulla mia pagina di Flickr. E altre sono in arrivo.

Segnalazioni

(vorrei dire a grande richiesta, ma non sarebbe vero)

Spunti di riflessione e/o qualcosa per occuparvi il tempo:

Ora posso andare a cena tranquilla.

sabato, ottobre 22, 2005

Converge South: aftermath@Webgol

Quando un'esperienza ti riempie tanto, ti pare quasi di svilirla nel cercare di metterla su un foglio di carta o su uno schermo di computer, perche' sembra che le parole non rendano in modo vivido quei momenti.
E' il motivo per cui ci ho messo un bel po' prima di scrivere il racconto della conferenza di Greensboro.

A quanto pare non me la sono cavata cosi' male: "qualora lo vogliate", io e il mio racconto siamo su Webgol.
Il post e' lungo (e io, in genereale, tendo a essere logorroica), ma non e' male, quindi non dico altro se non...vogliatelo!! ;-)

venerdì, ottobre 21, 2005

No, stamattina non mi sono svegliata bruscamente.

...a parte il fatto che sono stata svegliata da un incrocio di labrador che mi e' saltato sul letto,
...a parte il fatto che si e' impossessato di un mio calzino costringendomi a rincorrerlo (il cane, non il calzino),
...a parte il fatto che la prima notizia che ho recepito e' stata quella sull'approvazione della devolution.

La giornata e' stata ravvivata da una conversazione su "varie ed eventuali" con uno dei fratelli. Arrivati all'argomento "musica" alla mia domanda su eventuale uscita di canzoni significative (particolarmente belle o particolarmente trash che dir si voglia) il commento del fratello in questione e' stato il seguente:
"tzn sembra essersi assopito nella sua indecenza... e così anche meneguzzo".

Quindi posso stare tranquilla?

mercoledì, ottobre 19, 2005

I wanna be a part of it...

Tempo di October break, cioe' una settimana di pausa dalle lezioni.
Cioe' servizi ridotti al minimo e tutti, o quasi, a casa o a farsi un viaggetto.

Qui, archiviata la pratica "pioggia"(o meglio la prospettiva "diluvio universale") dopo una settimana, finalmente torna il sole, arriva qualche buona notizia e si torna a essere produttivi e magari anche piu' simpatici del solito*.
Devo dire che non e' malaccio prendere fiato, godersi il campus vuoto e non avere impegni pressanti. Che poi, a parte il corso di Sociologia della New Economy due giorni a settimana, in realta' non e' che io abbia mai impegni pressanti, devo solo leggere, "incubare" e scrivere, ma se non mi organizzo la giornata va a finire che non combino niente.
E poi posso dare corda a una delle mie piccole manie. Cioe' camminare nei posti che di solito contengono tanta gente quando sono deserti. Chiese, aule, sale conferenze, biblioteche e via dicendo (Ecco, l'ho detto. Ora sembro piu' o meno matta?).

Insomma, il weekend e' trascorso tra film nuovi e gia' visti (assortimento onnivoro), studio e produzione delle mie impressioni su Converge South (che presto saranno pubblicate sul web, qui o altrove). Ma l'inattivita' mi uccide e altrettanto fa la mancanza di cose nuove. Dal momento che l'unica novita' al momento e' che sto facendo la babysitter a una pianta di basilico, direi che e' il momento di smuovere le acque in questo October break.
Alla ricerca di posti ancora piu' grandi in questa nazione che e' all'insegna della taglia extralarge sotto ogni punto di vista.

Quindi OFF TO NEW YORK!
(a camminare tra i palazzi e non tra gli alberi e nei prati e prendersi un po' di inquinamento come si deve!)


*ok, questa era una battuta

martedì, ottobre 18, 2005

Politicamente scorretto (malgrado tutto mi sento un po' urban blog)

(nota: dopo questo post posso rimettere la mia targhetta di Urban blog made in Bo)
Casalecchio di Reno e' un paese vicino Bologna, cosi' vicino che ci si va con gli autobus urbani.
Il prossimo weekend a Casalecchio di Reno c'e' "Politicamente scorretto: la letteratura indaga i gialli della politica"
Padroni di casa d'eccezione: storici, giornalisti, scrittori, inclusi i giallisti bolognesi. Capofila, naturalmente Carlo Lucarelli.
Io non ci posso andare, almeno voi, che siete nei pressi, fateci un salto.
N.B. c'e' anche un blog delle memorie.

lunedì, ottobre 17, 2005

La musica che gira intorno (!)

Credo (credo!) sia un problema comune.
L'ultima canzone che ascolti prima di uscire di casa, che sia alla radio o alla tv, che ti piaccia o no, tende a rimanerti incollata nella mente tuo malgrado.
Scusate, vado a impossessarmi di un qualunque iPod (tanto qui ce l'hanno tutti e intendo dire davvero tutti) con il furto e/o con l'inganno. Per la legge dei grandi numeri dovrei trovare qualcosa che mi schiodi dalla testa questa roba.

Question time

Qui dopo la pioggia si e' sempre piu' operativi. E quindi ho alcune domande, assolutamente slegate, per voi:

1. Il MoMA continua ad avere ingresso gratuito il venerdi pomeriggio?
2. Sto facendo delle ricerche sul Nimby. Qualcuno mi sa dire qualcosa in piu'?

Grazie.

venerdì, ottobre 14, 2005

Mai stati in vacanza in Pakistan?

Si', sono una persona antipatica, con scarsa fiducia nel genere umano e di pessimo umore per via del diluvio che va avanti imperterrito da 48 ore.

Quindi immagino che sia solo una mia impressione che non ci sia stato, per coloro che sono stati colpiti dal sisma in Pakistan, un dispiegamento di forze di assistenza analogo a quello che c'e' stato dopo lo tsunami. Per la cronaca ogni qualsivoglia notizia a riguardo non compare nemmeno nella homepage di Repubblica, mentre naturalmente le prime dichiarazioni di Lapo Elkann la fanno da padrone sia li' che sul sito del Corsera.

Ubi maior...

Update: ha smesso di piovere
Update #2 -venerdi, ore 16.35: Cinque ore fa ha ripreso a diluviare. Nessuna intenzione di smettere. Sto sistemando il blog qui e li', lavorando all'altro blog, scrivendo la tesi (rari sprazzi di ispirazione) e anche un'altra cosetta che forse verra' pubblicata altrove.
Mi sto impegnando, insomma, chiaro? Ma tutta questa pioggia mi sta innervosendo e potrebbe portarmi a essere un po' piu' caustica del solito. Tanto per avvisare.

giovedì, ottobre 13, 2005

L'acqua che non ha fatto, in cielo sta

(libera traduzione di un detto che si usa frequentemente dalle mie parti, piu' spesso con significato metaforico piuttosto che meterologico)

Le chiamano "piogge equinoziali".
In pratica sta diluviando da martedi' sera e, dicono, continuera' fino a domenica.

Ma l'equinozio non e' a settembre? Sono in ritardo queste piogge? E si devono prendere gli arretrati?

N.B. La prossima settimana la sottoscritta va qualche giorno a NYC. Nel frattempo sono bene accetti suggerimenti, indicazioni, consigli (per gli acquisti e non).

martedì, ottobre 11, 2005

Poor rich guy

(Trying to write in English. I apologize)
I surfed around, reading blogs, leaving ironical comments.
But the truth is that I'm angry, still angry. Angry with the newspapers, angry with the tv, angry with all the people talking about drugs since yesterday morning just because of him.
It's all like: "Poor rich guy! what's the matter? too much pressure on your weak shoulder?"
What it' all about? So I guess that it probably means that if you're a drug addict and you're poor you're just...what? a jerk? a stupid? a loser? Of course your life won't be analysed on tv and a psychologist won't try to find a reason why you started to use cocaine.
And I'm even more angry if I think about all the conversations at Converge South, the indipendence of mainstream media (does it exist anymore?), the community action, weblogs as a way to add some more point of views (or even as a substitute?)
...ah...dunno!
It's always like that. Pretending that problem just doesn't exist until a famous person, a poor rich famous person has to deal with it.
What is you see is what you get.(?)

Turning 24 (e prendere la curva larga)

(titolo del post per solutori abbastanza abili - e che abbiano mangiato pesante)

[C'e' una canzone che mi frulla per la testa, non so di chi sia, so solo che dice cosi': "I don't wanna be anything other than me"].


Ogni tanto leggo questo blog. Con lo stupore che sempre mi prende quando trovo una persona che riesce a esprimere i miei pensieri con le parole che avrei usato ma che non avevo ancora scritto.

"Difficile è trovare persone eccezionali nella loro diversità; curiose, buffe, stravaganti, intelligenti. Difficile. Ne vedi poche, pochissime, in mezzo alle miliardi di galline che vanno dallo stesso parrucchiere e ti esplodono mille milioni di domande stupide che forse stavano bene in terza liceo ma che non riesco a smettere di farmi: perché sono diversa? perché sono diversa? perché?"

Ho smesso di chiedermi queste cose, per quanto ogni tanto il pensiero peregrino mi si affacci, insieme ad altre domande tipo "Perche' a queste persone sembra sempre andar tutto bene e io devo fare una fatica dannata per far girare tutto come dico io?"(le mie domande non sono da terza liceo...eventualmente da terza elementare!).

Sono io, annessi e connessi, e voglio migliorare e non ho paura di imparare, ma non vorrei essere altro che la sottoscritta: questa e' la mia personale vittoria degli ultimi tempi, dopo il crollo delle mie certezze e il collasso su me stessa, ormai vecchio di piu' di due anni.
Ho preso atto di certe situazioni. Ho capito che forse e' un bene che le persone speciali siano poche, che altrimenti forse non me ne accorgerei neanche, che forse a volte non me ne accorgo neanche. Come a volte non mi accorgo delle persone che si prendono gioco di me o non sono sincere semplicemente perche' e' piu' comodo.

Sono fortunata. In questi mesi sono in una realta' del tutto diversa.
So esattamente cosa ho lasciato in Italia, le cose belle e quelle brutte, le cose chiare e quelle sospese. Sono in una situazione in cui posso scegliere quanto mettermi in gioco. E lo sto facendo completamente e consapevolmente.
Mi sono data delle risposte. E ho rinunciato a certe domande. Non perche' ne abbia paura, ma perche' ora so che non servono.

Ebbene si', e' la serata della riflessione, un po' perche' non ho voglia di tornare a studiare, un po' perche' l'omelette della non salutista (ne' tantomeno salutare) mensa del college sta dicendo la sua, dalle profondita' del mio stomaco.
Poi anche perche' tra poco anch'io, come lei, avro' 24 anni e certi pensieri vagano ogni tanto, ma il tempo e' sempre poco per metterli in ordine. Ogni tanto mi serve un po' di stop, e di trovare in giro le mie parole pensate e scritte da altri. Non posso lasciare commenti sul suo blog e non so se leggera' questo post.
Comunque sia...auguri, Chiara.

Thank you

I'm writing in English - and I apologize for my errors - because maybe some people (people I met at Converge South, I mean) would like to read what I think about it.

I will write a post, probably tomorrow because I have a lot of homework and some deadlines today.

It was a great and fulfilling experience, beyond my expectations, beyond whatever I can tell, perhaps.
I felt as a part of the awesome Greensboro community.
I will write about it. Definitely.

THANK YOU!

Parole chiave:

lunedì, ottobre 10, 2005

Drammi moderni

Qualcuno mi dice via messenger che Vespa ha piazzato le telecamere sotto le finestre dell'ospedale dove e' ricoverato Lapo Elkann.
Poi uno dice che si perde fiducia nel giornalismo...
Poi uno dice che forse e' il caso di restare qui negli States e magari considerarsi esiliato politico...

Sto cercando di farmi dire il titolo della puntata. Per ora l'opzione piu' accreditata e':
"Lo dicevo io che uno che dice che guidare una FIAT e' una cosa FIGA deve per forza essere drogato"

Update: pare che il titolo sia "Il dramma di Lapo Elkann".
Non ho capito: il dramma e' che e' si droga ? (ed e' pieno di soldi, mica come gli sfigati poveri che si drogano, per cui Bruno Vespa non sprecherebbe mai una puntata che potrebbe essere piu' utilmente impiegata, che so a parlare del delitto di Cogne, no?)

O il dramma e' che pensa che guidare una Fiat Punto sia una cosa FIGA (tanto da dichiararlo a destra e a manca...andiamo...gli indizi c'erano tutti e abbiamo fatto finta di non vedere....)? Nel qual caso, e' tutto un altro discorso, si capisce...

Update #2: la migliore e' nei commenti a questo post di Mantellini: "chissa' se dopo la Fiat Punto faranno anche la Fiat Riga..."

N.B. grazie a Sara per avermi reso partecipe. E buon viaggio!

sabato, ottobre 08, 2005

Gossip (NB: il pranzo era offerto dall'organizzazione)

Le chiacchiere si sono susseguite per tutto il giorno. Della serie "Sara' vero?". Peccato che io le abbia sentite solo stasera.
Altrimenti magari avrei chiesto.
A quanto pare (e a sentire Massimo Mantellini) oggi ho pranzato con una persona che ha appena tirato su due milioni di dollari. Ora capisco perche' Dave Winer parlava dell'idea di comprare un appartamento a New York preoccupandosi piu' della scarsa socievolezza dei suoi abitanti che non dei prezzi (per la cronaca i prezzi si sono abbassati del 13%, specie nella parte nord di Manhattan, l'ho letto ieri nei venti minuti che ho passato a NY, non ricordo dove, su Metro, credo*).
BTW, un sacco simpatico, Dave Winer, davvero.
* poi non dite che questo non e' un blog di servizio

giovedì, ottobre 06, 2005

Qui North Carolina

Eccomi qui a Greensboro, North Carolina.
Post breve breve per dire che ci sono, che sto bene, che piove un po,.
Che Jay Rosen sta per arrivare ed e' nel mio stesso albergo. E che probabilmetne le mie conoscenze della lingua inglese e sui blog in generale evaporeranno misteriosamente appena me lo presenteranno.
Vado a fare un sonnellino. Stamattina mi sono svegliata alle 6.
Treno fino a NY.
Autobus fino all'areoporto La Guardia.
Aereo fino a Greensboro.
Ah, questa zona e' chiamata Piedmont, cioe' Piemonte. Caso che gli pargli dei Webdays. Magari l'anno prossimo si fa un gemellaggio.
Update: ah, per tacere della presenza di Dave Winer. Che spiega che qui si parlera' di quello che gli utenti vogliono dalla tecnologia. Persone, non consumatori.

mercoledì, ottobre 05, 2005

Convergendo verso sud...

Avviso giusto cosi', perche' altrimenti qualcuno si preoccupa.
Da giovedi a domenica saro' qui. Tutto lavoro, eh.

martedì, ottobre 04, 2005

Prima o poi arriva il momento di dire certe cose.

(no, io non mi adeguo)

C'e' differenza tra un caffe' amaro perche' non ci metti lo zucchero e un caffe' amaro perche' e' cattivo e basta.
C'e' differenza tra un caffe' macchiato col latte e un caffe' macchiato col caramello.
E - dannazione! - il fatto che il caffe' sia contenuto in un tazzone NON e' un buon segno!
Quantita' e qualita' sono due cose diverse, capito? Capito?

Risvegli

Era luglio, ultimi giorni a Bologna, tempo di lauree e persecuzione del mio relatore (non lui che perseguitava me, il contrario) per farmi dare gli ultimi libri e indicazioni prima dell'estate e della partenza. Insomma, un impressionante monte ore trascorso in dipartimento. E cosi, per caso, ho sentito parlare di questo convegno, allora in forma embrionale.

Chi vive a Bologna e tiene gli occhi un minimo aperti ha gia' sentito parlare dell'associazione "Gli amici di Luca" che si occupa di un tema delicato come il coma. I fondatori sono persone che hanno vissuto l'esperienza in prima persona, i genitori di Luca, appunto. L'associazione ha un testimonial fisso in Alessandro Bergonzoni (forse avete visto qualcuno dei suoi spot surreali) e molti altri.
Questo il progetto dell'associazione. Che oggi fa un passo in piu':

"Il convegno, rivolto in particolare a giornalisti, studenti e in generale agli operatori dell’informazione, nasce dall’esigenza da parte sia di chi fa informazione sia di chi opera a stretto contatto con i malati (medici, familiari, associazioni di volontariato) di mettere in comune le proprie competenze al fine di restituire un’immagine più realistica possibile riguardo un tema spesso trascurato dai media.
Si valuterà come utilizzare le indicazioni contenute in documenti come la Carta di Treviso, la Carta dei Doveri del giornalista, la legge sulla Privacy, il Codice deontologico della Privacy nell’esercizio della professione giornalistica e la Carta di Torino redatta nel 2001 da medici e giornalisti per la deontologia dell’informazione."

Il resto lo potete leggere qui.

lunedì, ottobre 03, 2005

Under construction

Dunque...vediamo...

Qui c'e' un altro blog in cui parlo della mia tesi (contributi non solo bene accetti, ma anche caldamente richiesti).

Qui ci sono le altre foto.
Qui ci sono altre foto del campus.

Vado a studiare, sara' anche ora!

Con (in)colpevole ritardo

Un post di EmmeBi e a uno di Squonk mi ricordano che nei giorni scorsi ricorreva la festa dei nonni. Al di la' del marketing che vi puo' essere dietro una cosa del genere e con l'avvicinarsi di un anniversario triste, non posso fare a meno di pensare a due persone molto speciali che ho perso in quest'ultimo anno e che non hanno visto la mia partenza per gli Stati Uniti. E che mi mancano.
Ma sono sempre stati miei grandi fan, quindi sono sicura che, ovunque siano, un modo per informarsi l'avranno trovato. E con la parlantina che li contraddistingueva probabilmente non avranno perso occasione di fare due chiacchiere sulla comune nipote "gamba lunga"*.


* che dalle mie parti vuol dire "persona che viaggia molto". D'altra parte chiunque mi abbia visto almeno una volta sa che non poteva essere un riferimento alla mia altezza.

sabato, ottobre 01, 2005

It feels like home

Curiosamente non mi sto informando molto su Bologna...non so il motivo; forse perche' e' come se la mia idea della citta' fosse cristallizzata nella mia attesa, o forse semplicemente perche' la mia relazione di lungo corso con Bologna ha delle sfaccettature che posso capire solo io, come penso accada sempre quando ami una citta' e la vivi, giorno dopo giorno.

Da quando sono qui non penso molto a quello che ho lasciato in Italia, mi sto godendo quello che ho qui. Sono, come dire, nel momento. Solo ieri, guardando un poster dei portici bolognesi in camera di una studentessa che ha passato un semestre a Bologna, ho capito quanto mi manca quella citta', anche con tutti i suoi problemi, anche con il cielo d'inverno espressivo quanto un blocco di ghisa, anche con tutte quelle cose che non vogliono cambiare e con quelle che cambiano e non dovrebbero.

Le cose che piu' mi ricordano Bologna sono i portici, appunto, e le biciclette. Ora, portici qui non ce ne sono (per quanto si cimentino a scopiazzare architetture ben piu' antiche di quanto la loro storia consenta), quindi restano le biciclette che qui proliferano con tanto di rastrelliere e...furti, e questo fa veramente moooolto Bologna!
A proposito di questo, leggo oggi che da qualche settimana sono state inaugurate quattro rastrelliere speciali che consentono di noleggiare gratuitamente, con prelievo automatizzato, le biciclette. E che, sulle biciclette, ci fanno anche un concorso.
Un'inevitabile a punta di nostalgia mi prende un po'. Oggi, per la prima volta in tre settimane.
Voglio dire, a me, che in bici non ci vado praticamente mai.